Jun15
NOVITA' PER I PROPRIETARI DI FABBRICATI RURALI NON CENSITI IN CATASTO
Di: Stefano Simoncini
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L’Agenzia delle Entrate prosegue nella attività di accertamento di immobili non dichiarati al catasto. Sono infatti “al via gli avvisi del Fisco per i proprietari dei fabbricati rurali non ancora dichiarati al Catasto Edilizio Urbano. L’Agenzia delle Entrate prosegue l’attività di accertamento dei fabbricati rurali che risultano censiti ancora al Catasto Terreni, avviando una campagna di sensibilizzazione per permettere agli intestatari catastali di questi immobili di regolarizzare la propria posizione” come afferma un recente comunato stampa dell’Agenzia del 24/05/2017.Sempre il medesimo comunicato chiarisce che sono in partenza circa un milione di avvisi bonari in tutta Italia. “I titolari di diritti reali sui fabbricati che possiedono i requisiti di ruralità avevano l’obbligo di dichiararli al Catasto Edilizio Urbano entro il 30 novembre 2012, mentre per i fabbricati che possedevano in passato i requisiti di ruralità, successivamente persi, la dichiarazione in catasto andava presentata entro 30 giorni dalla data di perdita dei requisiti. Per promuovere la regolarizzazione spontanea delle singole posizioni, nelle prossime settimane l’Agenzia delle Entrate invierà, tramite il servizio postale, avvisi bonari ai proprietari dei circa 800mila fabbricati rurali, o loro porzioni, censiti al Catasto Terreni e da dichiarare al Catasto Edilizio Urbano. L’avviso bonario consentirà a ciascun soggetto di conoscere la propria posizione e verificare quali immobili sono soggetti all’obbligo di dichiarazione.”Si ricorda che tali avvisi sono stati eseguiti previa sovrapposizione tra la cartografia catastale e le foto aeree ad alta definizione messe a disposizione dall’AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), allo scopo di far emergere fabbricati non presenti nel Catasto edilizio urbano.Vale la pena controllare bene tali avvisi e rivolgersi ad un tecnico esperto in pratiche catastali poiché la non adesione a questo avviso potrebbe far scattare sanzioni pesantissime. Infatti, “i proprietari che aderiscono agli avvisi dell’Agenzia, presentando una dichiarazione di aggiornamento catastale, potranno beneficiare dell’istituto del ravvedimento operoso, con un notevole risparmio sulle sanzioni che, ad esempio, si riducono da un importo compreso tra € 1.032 e € 8.264 ad un importo di € 172 (pari ad 1/6 del minimo). In assenza della dichiarazione, le Direzioni Provinciali/Uffici Provinciali - Territorio dell’Agenzia delle Entrate procederanno all’irrogazione delle sanzioni previste dalla legge e all’accertamento (cioè all’accatastamento d’ufficio) in sostituzione del soggetto inadempiente, con oneri a carico dello stesso. Per beneficiare del ravvedimento operoso e della riduzione delle sanzioni fino ad 1/6 del minimo sarà necessario presentare l’atto di aggiornamento catastale che consta generalmente del tipo mappale con procedura Pregeo (al catasto Terreni) e la dichiarazione di aggiornamento del catasto fabbricati (Docfa), predisposti da un professionista tecnico abilitato. E veniamo ad un secondo buon motivo per rivolgersi ad un tecnico esperto in materia catastale. Prosegue sempre il comunicato Stampa dell’Agenzia delle Entrate “Nel caso in cui l’avviso bonario dovesse presentare delle inesattezze il proprietario potrà comunicarle all’Agenzia: compilando l’apposito “modello di segnalazione” allegato all’avviso utilizzando il servizio online disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it.” Pertanto sarà il tecnico dal contribuente incaricato che dovrà eseguire un’attenta verifica sullo stato delle pratiche catastali per vedere se vi fossero delle inesattezze per evitare di versare tali sanzioni.